Ho sempre tenuto d'occhio Ruby. Ma non per la sua famiglia da rivista patinata: una madre ex coniglietta di Playboy dei tempi d'oro, gli anni '80/'90, una sorella, Lily anche lei modella e niente meno che Angelo di Victoria's Secret (ma anche mamma e moglie di quel gran pezzo di uomo che e' Caleb Followill, frontman dei Kings of Leon), un padre artista, e anche una sorellastra ex modella ed un fratellastro fotografo di moda). Ma per la sua capacita' di allontanarsi dall'immagine della modella figlia di, sorella di, con la strada spianata davanti, e invece di rientrare a pieni voti in quel gruppetto di New Faces (che di new ormai hanno gran poco, visto che ormai da un paio di anni a questa parte hanno tutte sfondato e sono nella top 10 di models.com, lasciando ormai indietro le uber-models) che si distinguono per la semplicita', la freschezza in volto, lo sguardo sorridente, il fisico androgino (forse eccessivo? ma ormai cosa si puo' fare...). E inoltre, lo stile di Ruby e' sempre cosi' naturale, slavato, tra il grounge, il rock chic o lo stile da tomboy, senza quell'eleganza ricercata e femminile tipica invece di altre modelle, che pero' la colloca sempre al top tra le models off duty. Dress code: skinny jeans, stivaletti bassi e a punta, cappotti oversize, esquimo, cappelli in feltro, felpe con cappuccio, maglioni extra large, chiodi in pelle o giacchette varie, e occhiali belli tondi.
Lei, androgina e incazzata, tra pantaloni skinny, leggins aderenti, top strizzati, chiodi in pelle e frange, e stivali country in rivisitazione biker. Il tutto total black. Piu' bad girl di cosi' si puo'? Anna Selezneva per Vogue Paris (Novembre 2012) fotografata da Lachlan Bailey